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giovedì 11 maggio 2017

Un quaderno da cucito - A sewing notebook


International folks, please scroll down!

Qualcuno sa dirmi perché il mese di maggio sia così folle e incasinato? Non passa anno che durante questo mese io non sia con l'acqua alla gola e con dei ritmi talmente frenetici da ridurmi uno straccio proprio alle porte dell'estate. Devo ammettere che quest'anno sto cercando di tenere botta - come dicono i giovani - grazie soprattutto alla buona abitudine di annotare tutto e di fare schemini temporali per la suddivisione degli impegni, che contrariamente al solito, cerco anche di rispettare. E poi diciamocelo, piangersi addosso non ha mai aiutato nessuno, anzi, casomai aumenta il livello dell'acqua alla gola, per cui ragazze mie, meglio imparare a stare a galla o comprare un bel salvagente con paperotta e fenicottero integrato. Scusate...mi è partita la follia, ma lo sapete, questo è il mio angolino di terapia...portate pazienza.

 
Proprio per la serie "annotarsi tutte le cose", ho realizzato questo quaderno per una craft-amica che ha fatto del cucito il suo credo. Si tratta di Sara, se avete tempo vi consiglio una visita sul suo blog Spilli e Pennelli, i suoi capolavori vi piaceranno!
Per il suo quaderno avevo un'idea fissa in mente, ma non sapevo bene quale sarebbe stato il risultato: volevo un quaderno che avesse un puntaspilli integrato sulla copertina, da tenere vicino quando si sta cucendo. Così sono partita prendendo due strati di cartoncino craft per la copertina e tagliando quello superiore con una fustella a cuore scallop. Con la stessa fustella ho anche tagliato diversi strati di imbottitura, che ho coperto con un tessuto in cotone leggero a pois. Nella parte interna della copertina ho messo una distesa di biadesivo potentissimo, in modo da poter fermare il tessuto e da incollare la copertina allo strato inferiore. Ci è voluto un po' di tempo per ottenere un puntaspilli decente con la giusta tensione del tessuto e senza troppe arricciature, ma il biadesivo ha aiutato molto mantenendo il tessuto ben fermo durante le prove. Sulla copertina ho stampato poi la frase "Craftiness is Happiness" usando un inchiostro violetto e l'alfabeto Sophisticated Script di Concord & 9th; visto che l'inchiostro era abbastanza chiaro ho usato una matita bianca per dare un po' di profondità alla scritta e renderla più visibile.

 
Tutte le pagine interne del quaderno sono bianche, su ciascuna ho timbrato con inchiostro color biscotto una delle immagini di un vecchio set di Lawn Fawn, Sew Lovely, molto appropriato direi.
Adesso basta, torno a nuotare nel mio mare di impegni, nella speranza di approdare su una favolosa isola tra palme e fenicotteri...
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I realized this notebook for a crafty friend in love with sewing. Her blog, Spilli e Pennelli, is full of masterpieces you'll love, go and check it! I was wondering to create a notebook with a pincushion in it, but I really didn't know how the result would be. I started with a double cover in kraft paper on which I die cut a scallop heart. I cut some pieces of filling and cover them with a soft polka dot cotton. To close the cover and fix the fabric I used a very strong double sided tape. Then I stamped my sentiment using Concord & 9th Sophisticated Script alphabet, adding a little dimension with a white pencil. For the inner pages, all in White paper, I stamped a lot of images from an old Lawn Fawn set, Sew Lovely...I think it is so appropriate for this project! 
Thanks for stopping by!
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With this project I enter the challenge Going Dotty!

martedì 11 aprile 2017

Runner per la tavola di Pasqua - Easter Table Runner

 
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Del mio passato nel mondo del decoupage mi è rimasto molto materiale e una cassettina piena di colori acrilici. Così in questi giorni ho riaperto la cassettina per questo progetto che avevo in mente da quando ho messo gli occhi sulla fustella Lovable Bunny di Sizzix. L'ispirazione arriva da Pinterest, in particolare da qui.
Per prima cosa ho tagliato il runner in juta della lunghezza desiderata, lasciando i bordi al vivo, senza orlo. La juta che ho trovato non è bellissima e ha la trama molto larga, che non si presta ad essere cucita. Se voi la trovate con una trama più fitta potreste anche pensare a un orlo con filo colorato o se siete brave a un orlo applicato. 
Ho poi messo mano agli acrilici e ho mescolato lilla e rosso fino ad ottenere una tonalità che mi piacesse, aggiungendo pochissima acqua. Poi mi sono creta due stencil in plastica usando una cartellina portadocumenti che ho passato nella Big Shot con la fustella Lovable Bunny. A questo punto ho fissato gli stencil alla juta con un nastro delicato e ho colorato tamponando con una spugnetta bagnata nel colore.

 
Dopo aver lasciato asciugare un paio d'ore ho legato tanti pom pom alle code dei conigli, facendo passare i fili di chiusura dei pom pom nella trama della juta. In alternativa si può anche fissare ciascun pom pom con un punto di colla a caldo.
 

Devo dire che mi piace molto il risultato finale e il colore dei conigli risalta parecchio sul neutro della juta...sarebbe stato bello anche fare i conigli di diversi colori...magari la prossima volta...
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As soon as I got my eyes on Sizzix Lovable Bunny die, I knew I had to realize this runner. Pinterest was inspiring me with this project. So I cut a long piece of burlap and created my own plastic stencil running a plastic envelope and the die in my Big Shot. Then I took my acrilic paints and mixed lilac and red until getting the desired color. After positioning the stencil on the burlap with a soft tape, I started tapping the color using a small sponge. Once the color was dry (it takes about a couple of hours) I put the pom pom tails on each Bunny by inserting the yarn in the burlap weave. I'm really happy with the final result...what if I made it with a different color for each Bunny? Maybe next time...
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With this project I enter the challenge Hip Hop!

lunedì 9 gennaio 2017

Un libro di ricordi per Natale - Christmas memory book


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Metti una scuola materna un po' in crisi.
Metti un gruppo di insegnanti e genitori determinati a dare una mano in tutti i modi possibili.
Metti che tra questi genitori ci sia anche Cinzia, la mia amica, quella che non si tira mai indietro, anzi, che la dovresti tenere.
Metti la voglia di fare, il Natale, l'atmosfera, i bambini.
Ecco che per il secondo anno di fila arriva il progetto della Piccola Fabbrica di Babbo Natale, due giorni di laboratori per bambini dentro gli spazi della scuola materna, con un gruppo di bellissime e bravissime follette direttamente incaricate dal grande capo, proprio lui, Babbo Natale, che lavorano insieme ai bimbi per creare il più magico dei Natali.

Per raccogliere i tanti pensieri dei bambini e conservare i ricordi di momenti davvero speciali Cinzia mi ha chiesto di creare un libro, simile a quelli che si vedono nei musei o durante le cerimonie, in cui lasciare un pensiero o un ringraziamento. Così ho chiesto aiuto alla mia Cinch e ho creato un quaderno rilegato a spirale, con pagine grandi in cartoncino color brina, ciascuna timbrata con un timbro natalizio, tutti tassativamente in bianco e nero, in modo da poter essere colorati dai bambini.


Mancava però una copertina adeguata, così ho pensato di rilegare il quaderno con il fronte e il retro in cartone pesante, ma senza decorazioni, creando a parte una copertina in feltro grigio. Dopo aver preso due misure ho ritagliato un grande rettangolo di feltro e due rettangoli più piccoli, che sarebbero diventati le tasche in cui infilare copertina e fondo del quaderno e ho cucito tutto intorno con un filo rosso. In questo modo la copertina potrà essere usata anche per gli anni a venire, per tutte le future edizioni della Piccola Fabbrica di Babbo Natale.
Infine, per completare la copertina, ho ritagliato delle lettere in feltro rosso con le fustelle di Sizzix Fresh Blossoms e Block Talk Lowercase, creando la scritta incollata con la colla per tessuti.


Come se tutto questo non bastasse, Cinzia cura anche il blog della scuola materna, che si chiama "Via della Conciliazione 3" e che potete visitare a questo link. Prendetevi dieci minuti e andate a leggere qualche post, non ne resterete di certo delusi!
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My friend Cinzia asked me to create a memory book for a Christmas event she is organizing in the local kindergarten. The event is called "Little Santa's Workshop", two days of creative workshops for children, held by a group of fantastic girly elves.
So I created a big notebook bound with my Cinch, with grey pages, each one decorated with a Christmas stamp in black and white, so that the children could color them.
For the cover I decided to create a removable felt cover, so that every year it could be used even with new notebooks. So I cut and sew some grey felt and added red letters to compose the name in Italian. To cut the letters I used Sizzix Fresh Blossoms and Block Talk Lowercase dies.
If you would like to visit it, Cinzia is writing for the school blog. You can find it here.
Thanks for stopping by!
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martedì 27 settembre 2016

Ricomincio da ABC - Restart form ABC



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Riprendere è difficile. Quest'anno più che mai.
Sono partita per le ferie con la testa talmente piena di pensieri da non riuscire più a metterli in fila, cosa che per me è davvero grave. Si, perché nel caos totale della mia esistenza l'unica cosa che mi salva è proprio la capacità di organizzarmi e di organizzare e di rendere efficienti i miei slanci virtuosi...
Nulla. Stavolta non sapevo neppure da che parte iniziare per fare le valige, e alla fine mi sono ritrovata a casa, tornata dalle ferie, con poco riposo, altri pensieri e pochissimo tempo per prepararmi al rientro.

Questa volta più che di rientrare si trattava di ricominciare. Tutto. Tutti. Tutto nuovo. O quasi. La novità principale è legata alla scuola: il Killer ha iniziato le elementari da qualche giorno, la PSP ha cominciato la scuola materna proprio questa settimana. Il cambiamento è grande, non solo per la nuova avventura dei bambini, ma soprattutto perchè cambiano i ritmi e le abitudini della famiglia: non ci sono i nonni che portano e prendono i bimbi, la nanna e la sveglia hanno orari precisi, ogni preparativo è definito nei dettagli e bisogna darsi il tempo di imparare. Tutte cose normali, certo, ma per noi non è mai stato così, e adesso, si cambia!
Per il momento l'impatto è stato positivo, ma non siamo ancora a regime...vedremo.

Era tempo di riprendere anche il blog, una vera vergogna, non mi scuso neanche, faccio finta di nulla, come se fossi stata sempre qui, che poi, in fondo, una parte del mio cuore era qui...

Il primo progetto settembrino che vi mostro è proprio legato alla scuola, una tovaglietta per la merenda del Killer. Insieme ai quaderni e alle matite le maestre ne hanno chiesta una per ogni bambino e appena l'ho saputo mi è subito venuta in mente questa idea.
La base è un tessuto tipo jeans, resistente ma molto morbido, su cui ho applicato le lettere in cotone bianco, tagliate con l'alfabeto Fresh Blossoms di Sizzix.
Per realizzare la mela ho usato invece il cotone rosso e bianco partendo da due cuori, proprio come potete vedere in questo post di Monica My Bonnet Bee. Geniale! Mi era rimasto impresso nella memoria e me lo sono andato a cercare...per completare la mela ho usato il pennarello nero e ho disegnato i semi.
Per incollare le varie parti tra loro ho usato la carta biadesiva e la tecnica che avevo già usato per questa maglietta.


La parte divertente è stata completare la tovaglietta con la macchina da cucire usando la tecnica del ricamo a mano libera. Era la prima volta e i risultati non sono esattamente perfetti, ma il bello è che le imprecisioni sono parte della tecnica, basta staccare la testa e lasciare che le mani accompagnino il tessuto. E' bastato abbassare il trasporto della macchina (la parte che sotto il piedino fa muovere il tessuto) e azzerare la pressione del piedino. Così ho ripassato tutte le lettere e la mela con il cotone verde, per fissarle e per dare un po' di colore, e allo stesso modo ho realizzato la fogliolina della mela.

Se non altro è stato un progetto facile che mi è piaciuto molto fare, staccando un pochino la testa da quella valanga di pensieri che si affollano per farsi strada.
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September is time for new beginnings. This September my children, the Killer and the PSP, are both beginning school and kindergarten. We are having big changes at home. My mind is full of thoughts and I can hardly line them to organize everything. Even my blog has been a little neglected during these weeks...anyway, I'm here for a new start!
This project has been very funny and relaxing to prepare. It's a place mat for my son, to bring to school for his snack time during the morning. I used a very soft and light jeans fabric, where I applied white cotton letters that I die cut with Sizzix Fresh Blossoms alphabet. Then I die cut two hearts in red and white, that I altered to obtain an apple. You can see how in this post from Monica My Bonnet Bee.
All the parts are assembled using Heat'n Bond iron-on adhesive.
For the first time in my life I tried freehand machine embroidery. I used a green yarn to fix the letters and the apple, then I realized a little leaf for the apple directly on the fabric.
It's a little project, but to make freehand machine embroidery all you have to do is free your mind and let your hands go with the flow...enough to relax my full full brain.
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With this project I enter the challenge Gift It!
Simon Says Stamp Wednesday Challenge Blog

venerdì 7 agosto 2015

T-shirt Baymax DIY

 
Vi capita mai di rendervi conto che fate alcune cose sempre nello stesso periodo dell'anno?
Per me è così con le magliette. Non so per quale motivo, ma mi ritrovo sempre d'estate, a ridosso delle vacanze, a decorare qualche maglietta. Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando in attesa della PSP sono stata gentilmente estratta a sorte per preparare una ventina di t-shirt per un addio la celibato a cui il Grinch ha partecipato. Per cui armata di pancione e ferro da stiro, ho passato qualche pomeriggio ad applicare con la carta transfer dei cattivissimi conigli rosa. Non chiedete. Grazie.
Lo scorso anno ho realizzato anche qualche applicazione per il Killer e per qualche altro bimbo, ma il problema era sempre la stampante, che si inceppava a metà della stampa o che decideva di non rispondere ai diversi tentativi.

Durante la fiera di Bergamo mi sono imbattuta in una carta termoadesiva doppia, con la quale è possibile creare applicazioni personalizzate dal tessuto e applicarle su qualsiasi materiale con il ferro da stiro, senza bisogno di cucire. L'ho presa, e come spesso succede, è rimasta nell'armadio per molto tempo, ad aspettare che nella mia testolina sedimentasse qualche idea. O ad aspettare che le idee sedimentate nella mia testa trovassero un ritaglio di tempo adeguato per diventare reali.
Così, dopo esserci tutti innamorati di Big Hero 6 come vi avevo raccontato qui, ho pensato che sarebbe stato bello fare una maglietta per il Killer con l'immagine di Baymax. La semplicità del disegno del personaggio si prestava bene a qualche esperimento con la mia carta termoadesiva.

 
Ho scelto una maglietta in tinta unita sui toni del rosso; quella che sono riuscita a trovare - possibile che le magliette per bambini tinta unita siano una delle cose più complesse da reperire sul mercato??? -  aveva anche una piccola taschina.
Mi sono procurata del tessuto di cotone bianco e ho lavato e stirato tutto prima di iniziare.
Ho stampato un'immagine di Baymax su un foglio A4, in una delle pose classiche che trovate in rete, con Baymax che si sporge da un alto. Ho poi ritagliato i contorni e ho separato la testa dal corpo per avere le due dime.
Seguendo le istruzioni della carta termoadesiva, ne ho applicato un pezzo al cotone bianco, usando il ferro da stiro caldo, ma senza vapore. Una volta raffreddato, ho disegnato sul tessuto le due parti del corpo di Baymax e le ho ritagliate. Visto che l'applicazione doveva partire dalla piega laterale della t-shirt, ho cercato di ritagliare il tessuto in modo che seguisse perfettamente la linea della maglietta, arrotondando leggermente il taglio.


Ho tolto la protezione cartacea dalle applicazioni ottenute e dopo averle posizionate sulla maglietta le ho stirate per attivare la colla e fissarle definitivamente. Il taschino della t-shirt mi infastidiva un pochino, cosa volete, ognuno ha le sue fisse. Così ho deciso di dargli un senso e creare una mini applicazione lecca-lecca, come quelli che distribuisce Baymax ai suoi "pazienti". Ho usato un piccolo cerchio di tessuto rosso applicato su un quadrato bianco, ripetendo lo stesso procedimento di prima.

A questo punto mi mancavano gli occhi, ma non avendo tessuto nero ho deciso di farli con un pennarello nero per tessuti, di un set Giotto che avevo preso l'estate scorsa per il Killer e che non avevamo ancora usato. L'inchiostro dovrebbe essere resistente ai lavaggi e per fissarlo ho dato un colpo di calore con il ferro da stiro. Nello stesso modo ho completato il lecca-lecca con un bastoncino nero, che si nota solo guardando nel taschino.


Per il retro della maglietta ho creato la scritta 'bah-la-la-la-la', che è il saluto di Baymax. Per le lettere ho utilizzato la fustella Block Talk Lowercase, comprata da poco a un prezzo incredibile con i saldi estivi di Sizzix. Visto che il tessuto ha una parte adesiva bisogna stare attenti a tagliare le lettere dalla parte giusta, con il tessuto a contatto con la fustella e la parte con la colla sotto, in modo che siano posizionate nel verso corretto quando si incollano.

 
Il Killer era felicissimo della sua maglietta nuova e io ero davvero soddisfatta di questo primo esperimento con la carta termoadesiva. Certo, la mia soddisfazione è durata poco, perchè anche la PSP si è innamorata della maglietta e ha espresso il suo "Anche io!" con insistenza. Cuore di mamma, e lei? Non hai pensato di fare la magliatta anche a lei? Ecco, grande senso di colpa!

martedì 10 febbraio 2015

A, B, C, D...inosauro



Dopo aver dato i numeri, eccomi qui a dare le lettere...

A come Alfa. La mia cara amica definisce alfa il maschio tipo, quello che corrisponde perfettamente allo stereotipo comune e che risponde a precisi instinti primordiali. Per intenderci amici, birra, palla, tv e tante, tante risate quando sente la parola "cacca", anche se le fasi dello sviluppo dovrebbero essere progredite e l'età anagrafica non giustifica più tanta ilarità.

B come Bambino. Quello in questione è il Killer, che corrisponde in tutto e per tutto alla descrizione del maschio alfa. Nulla da aggiungere.

C come Carnevale, Costume e Cucito. Il Carnevale era quello dello scorso anno. Il costume era quello del Killer, che avevo deciso di cucire io, dopo pressanti richieste durate quasi un anno (è incredibile come un bambino così piccolo possa già essere così insistente e determinato sul proprio vestito di Carnevale. Ma non dovrebbero dimenticarsi in fretta di tutto? O essere perlomeno facilmente plagiabili?)

D come...Dinosauro. Ecco, chi ha figli maschi lo sa. Il dinosauro presto o tardi arriva. Occupa un tempo infinito nella fantasia di questi bambini. Il mondo circostante rincara la dose con libri, pupazzetti, figurine, raccolte, mostre, film, cartoni pseudo educativi e lei, si, sempre e ancora lei, Peppa Pig, che come fratello ha un maschio talmente alfa da riuscire a dire una sola cosa: dinosauro...!!! Per i genitori in ascolto voglio lanciare un messaggio di speranza: si, arriva il momento in cui Peppa Pig smette di essere il cartone preferito dei vostri figli. Non so come, non so quando, ma un giorno vi diranno di cambiare canale perchè Peppa è noiosa. Non disperate.

Insomma, il costume doveva essere quello di un dinosauro, con modello preso da questo libro. Le idee sono carine e abbastanza semplici da realizzare, peccato che trovare una tutina verde in tinta unita sia impossibile, per cui mi sono armata di buona volontà e ho fatto tutto da zero, partendo da un pezzo di cotone elasticizzato verde mela, che avevo preso moooolti anni prima per farmi una salopette corta. Va beh, come non detto. Finito il tempo delle salopette corte.

 
Sono stata davvero soddisfatta del risultato. Per me la cosa più difficile, quella che non avevo mai fatto da sola, è stata mettere la cerniera. Ho curato questo costume nei minimi dettagli, mi sono proprio impegnata e il Killer era molto felice. Tra le altre cose aveva da abbinare un paio di ciabattone a zampa di dinosauro prese tempo prima da H&M, i casi della vita.


Quest'anno? Quest'anno non ci sono versi, ha deciso che si veste da Spider Man.
Alfa, sicuramente alfa.


martedì 22 luglio 2014

A - l'Amore

Ieri è stato il nostro anniversario di matrimonio. Non so se dai miei post lo avete capito, ma il Grinch è un uomo pragmatico, per lui pochi, pochissimi fronzoli e molta sostanza. Ovviamente quando eravamo fidanzati non funzionava così, tanti regali, un sacco di pensieri carini, tutte cose che ti fanno innamorare e credere che si, hai fatto proprio la scelta giusta, ma poi...credo ci si potrebbero scrivere delle enciclopedie sui "ma poi".


Ho fatto la scelta giusta? se di scelta si può parlare...quando siamo usciti per il nostro primo appuntamento ho preso una di quelle botte in testa degne di un cartone animato, una padellata potente che ha avuto come risultato i cuoricini che uscivano dagli occhi. Ci conoscevamo da tempo, io e il Grinch. Avevamo parlato qualche volta del più e del meno, niente di che, poi un giorno gli ho lasciato il mio numero. Lui ha chiamato. Ed eccoci qui.
Il giorno dopo quel primo, lontano appuntamento, in un pub che non esiste più se non nei nostri cuori, a casa sono passati a trovarci i miei zii, il fratello di mia nonna e sua moglie. Tutta presa dagli effluvi amorosi appena sbocciati ho chiesto a mia zia come era iniziata la loro storia, come si fossero innamorati. Sapete quale è stata la risposta? "AAAAAAAAaaaa, Amore....senti come ti riempie la bocca la parola Amore?? poi nella vita sono altre le cose che contano, quando hai bisogno, quando non riesci ad alzarti per andare in bagno da sola, allora lì capisci cosa fa una persona per te". Disincantata e poco romantica, lo ammetto, ma efficace. Non credo di aver mai sentito niente di più vero.

Quando parlo del Grinch lo faccio sempre con ironia, con un filo di sarcasmo, mi piace metterne in risalto i lati assurdi e che sottolineano le nostre differenze. Non abbiamo molte cose in comune, non condividiamo grandi passioni che ci uniscono. Dire che ci piacciono le stesse cose è un azzardo, perchè se escludiamo il buon cibo e gli amici, non potremmo essere più diversi. Ma lui è la voce che calma la mia testa in tempesta, è un abbraccio rassicurante quando i nervi sono a pezzi, è l'emozione di vedere la mia vita nei suoi occhi.
Cosa sono io per lui non lo so, non mi interessa. Non lo dirà mai perchè le parole non sono nella sua natura. Per quello che mi dai, io ti ringrazierei, ma poi non so parlare. E' al mio fianco ogni giorno, e questo mi basta.


Sono finalmente riuscita a preparare il regalo che aspettava da tempo, un porta cellulare cucito da me, per cui mi stressava da almeno un paio d'anni, e ovviamente io tergiversavo. A onor del vero un paio di Natali fa ne avevo fatto uno che a me piaceva molto, ma era stretto!!! che delusione. Questa volta la misura era giusta. L'ho realizzato utilizzando un paio dei suoi vecchi jeans e questa camicia, ve la ricordate? A lui è piaciuto, ma ovviamente ha già avanzato richieste specifiche per un cordino in pelle con cui tenerlo al collo, certo, facile trovare il cordino in pelle come dice lui e cucirlo con la mia fedelissima macchina. Per accompagnare il regalino ho fatto al volo una mini card quadrata con del cartoncino nero a cui ho stondato gli angoli con l'apposita punc. Ho applicato poi un pezzo di washi tape bianco e nero con la scritta LOVE trovato da Ikea (si, Ikea ha guadagnato 1000 punti solo per questo, se ce ne fosse stato bisogno). Anche la carta da regalo è Ikea.


Giusto per chiudere la serata dolcemente ho preprato dei muffin ai mirtilli, di cui trovate la ricetta qui. Rispetto alla ricetta ho dimezzato le dosi perchè ne volevo un po' meno, ma ho lasciato la stessa quantità di mirtilli, li volevo belli mirtillosi, e infatti il risultato mi è piaciuto molto.


La mia serata si è conclusa a letto con il mio ometto, no, non il Grinch, il Killer, che era in vena di coccole, ma si è addormentato prima ancora che finissi di mettermi il pigiama. Questi uomini...

giovedì 3 luglio 2014

Una camicia per Amleto

No, no, non mi sono messa a cucire costumi di scena, per carità.
Solo che a volte, quando pensi ai lavori da fare, ti capita di chiederti se ne valga la pena. Vi racconto.
Il Grinch ha una passione morbosa per le camicie. Quando dico morbosa intendo che guai a me se solo penso di pensionare una di quelle vecchie e lasciare un po' di spazio in più a quelle nuove, mica buttare, ma và, non scherziamo, solo dimenticare in qualche angolo buio tipo...per sempre! Ma infondo penso che se lui mi proponesse di eliminare borse e scarpe che non uso da secoli io mi ci attaccherei con le unghie e con i denti proponendo improbabili abbinamenti.

Si da il caso che una delle sue camicie preferite si fosse strappata. Esattamente nel punto in cui era già stata rammendata una volta. Ora, anche un nano da giardino avrebbe capito che cucire un cotone che ha lo stesso spessore della carta velina è poco fruttuoso, e da qui il dubbio amletico...aggiustare o non aggiustare? Provate un po' a indovinare io da che parto stavo? Ecco, appunto.

Ho lasciato la camicia lì appesa su una gruccia, sulla porta della camera da letto, per circa un mesetto, solo per ricordarmi che alla fine avevo ceduto e avevo detto che l'avrei sistemata. Peccato che il Grinch aveva dato istruzioni precise, no, non un semplice rammendo, ma un capolavoro di sartoria, la Sistina delle applicazioni di rinforzo. Questa era la situazione iniziale, dove si vede anche il precedente rammendo.




Siccome la camicia è a righe, la sua idea era quella di applicare un doppio nastro lungo tutta l'allacciatura dei bottoni, che richiamasse il gioco di righe. Certo caro, obbedisco! Strano come a volte io pensi di essere Garibaldi...
Per cui un giretto in merceria (che bella parola "merceria"...lo sentite l'odore di stoffe accumulate, misto a polvere, gesso e utensili di ogni tipo? c'è anche un po' di profumo di nonna...), una liberata al tavolo, una serie di respirazioni profonde per mandare via le energie negative da lavoro assurdo, e via...

 

Alla fine l'esito è stato più che soddisfacente. Ho lasciato la camicia appesa  lì, con noncuranza, fingendo anche un po' di disinteresse, in attesa che il Grinch tornasse e desse il suo benestare.



Si, gli è piaciuta, tanto che il giorno dopo l'ha messa subito per andare al lavoro. Come dite? Non era un lavoro poi così inutile? Alla fine aveva ragione lui? Ma su signore mie...non scherziamo...e secondo voi io vi racconterei una storia in cui alla fine lei si sbagliava??? Si vede che non mi conoscete ancora bene! Eh si, perchè quella sera la camicia di Amleto si era trasformata nella camicia di Hulk, "Amore, non sai cosa mi è successo oggi...", tutta la schiena completamente strappata e lui che si divertiva a fare i versi aumentando lo strappo. E ovviamente il Killer che rideva a crepapelle.


sabato 14 giugno 2014

God save the Queen

Quando si dice Italiani con la valigia di cartone...
Qualche tempo fa due cari amici hanno preso il volo per Londra in cerca di fortuna. Per salutare amici e parenti hanno organizzato una festa molto disco. Il Killer ha ballato tutta la sera, ha praticamente monopolizzato la pista da ballo. La PSP, alla sua prima festa veramente mondana, ha retto il colpo e ha battezzato i timpani, riuscendo anche a schiacciare un pisolino tra gli sguardi adoranti dei nostri amici. Ovviamente tutti senza figli.

Per i due emigranti avevo preparato un porta cellulare ricavato da un vecchio paio di jeans del Grinch, a cui ho applicato della fettuccia per ricreare la Union Jack.


La card di accompagnamento era a tema, cartoncino blu con strisce di carta bianche leggermente invecchiate e timbrate con un set Hero Arts inaugurato per l'occasione.


Il regalo era accompagnato da una cartina di Londra in un materiale simile a tessuto, molto pratica perchè non è necessario piegarla per metterla in tasca o in borsa. La potete vedere qui.
Vi faccio vedere questo lavoro proprio oggi perchè stasera la nazionale esordisce contro l'Inghilterra. Speriamo sia di buon auspicio.

Penso ai nostri dua amici che forse si guarderanno la partita un po' in sordina. Divano, birra e patatine.
Per cui God save the Queen, ma...Forza Azzurri!