lunedì 30 marzo 2015

Falafel

 
Non esiste una ricetta originale. Sarebbe come bussare alle porte di tutte le famiglie e chiedere la ricetta della torta di mele. Ognuno ha la sua, e meno male.
Di sicuro bazzica i piani cottura di tutto il Medio Oriente e ormai anche di molti locali nelle nostre strade. Però un favore ve lo devo chiedere. Lo so che si scrive Falafel, a volte lo trovate anche come Felafel, ma perfavore, si pronuncia [ Falefil ]. Come se la Pizza la chiamassero Paizza, non si può sentire!

In effetti la nostra famiglia stravagante e colorata vanta un ramo arabeggiante, per cui il Falafel è di casa. Se devo essere sincera, non è un piatto che si prepara spesso in casa, perchè in Medio Oriente lo si trova pronto in locali specializzati o in paninoteche tipo quelle dove si compra il Kebab - anche sul Kebab si potrebbe aprire un mondo, ma lascio ad altri questo onere...
A casa lo abbiamo sempre cucinato utilizzando i preparati in busta che si trovano al supermercato, perchè sono un'ottima base e perchè una parte del lavoro è già fatta. Se decidete di partire da un preparato pronto fate pure, ma il mio consiglio spassionato è di seguire alla lettera le indicazioni della confezione, o il risultato potrebbero essere delle palline compresse, secche e immangiabili.

 
Lo scorso anno, in preda a una certa arroganza culinaria, ho deciso di cimentarmi in un Falafel partendo da ingredienti freschi, secchi in realtà, ma andiamo con ordine. Devo premettere che non è un piatto che preparo da sola, ma farlo implica sempre la presenza di mio papà, vero e indiscusso portatore di quella parte di cultura famgliare, oltre che un cuoco notevole quando si tratta di cucina mediorientale. Nel tempo ha saputo unire una certa intraprendenza autodidatta a quanto appreso dai gesti di mia nonna. Si sa, in cucina osservare i gesti degli altri è il metodo migliore per imparare trucchi e tecniche, quella parte che rende un piatto così speciale, il tocco di famiglia.

Ma veniamo alla ricetta, la nostra ricetta. Vi servono:

FALAFEL:
250 gr di ceci secchi
250 gr di fave secche (prendetele decorticate, se no poi le dovrete decorticare a mano come me...)
2 cipolle (chiare, non rosse)
1 mazzetto di prezzemolo (potrebbero essere circa 50 gr)
3 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
sale
bicarbonato
olio per friggere

Mettete in ammollo i ceci e le fave, ognuno in un contenitore, per circa 24 ore. Dopo le prime 12 ore cambiate l'acqua di ammollo.
Una volta terminato l'ammollo, scolate i legumi e asciugateli bene. Potete anche lasciarli ad asciugare bene aperti su un telo da cucina. Mettete poi i legumi in un robot da cucina con cipolle, aglio, prezzemolo e tritate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungete poi il sale, le spezie e il bicarbonato e amalgamate bene. Il composto dovrebbe avere una consistenza soffice, ma non acquosa.
A questo punto traferite il tutto in un contenitore coperto con pellicola e lasciate a riposare in frigorifero, anche mezza giornata.
Al momento di preparare le polpettine aggiungete ancora un po' di bicarbonato; in questo modo il nuovo bicarbonato rimane "attivo" e fara sì che le polpettine si gonfino in frittura, rimanendo soffici e non compatte. A questo punto potreste preparare tutte le polpettine con le mani, proprio come si fa con quelle di carne, oppure far scaldare bene l'olio e una volta caldo, formare delle polpettine con due cucchiai, come per le quenelle, e rovesciare le polpettine direttamente in olio una alla volta.



Per la frittura da qualche tempo utilizzo l'olio di semi di girasole Zucchi. Ve lo dico perchè ottengo degli ottimi risultati, la frittura viene asciutta e croccante. Mio padre consiglia sempre l'olio di arachide, che ha un punto di fumo migliore, ma a volte la teoria e la pratica non sono la stessa cosa. Non sono della scuola che utilizza l'olio di oliva per la frittura. Gli amanti del genere mi perdoneranno, ma i gusti sono gusti. In ogni caso vale sempre la stessa regola: l'olio deve essere abbondante, altrimenti otterrete l'effetto opposto e gli ingredienti assorbiranno il poco olio della padella.



Il vostro Falafel è pronto quando le polpettine saranno dorate su tutti i lati.
Lo potete mangiare accompagnato da un'insalata o dalle verdure che preferite, ma a casa nostra lo mangiamo dentro a un panino fatto con pane arabo, quello sottile tipo piadina, che potete trovare nei negozi islamici.
Nel nostro panino insieme al Falafel ci vanno: pomodori a fette, rapanelli a spicchi, prezzemolo tagliato abbastanza grosso a coltello, cetrioli orientali e rape sott'aceto, entrambi reperibili nei negozi etnici/islamici, ma se non li trovate vanno benissimo dei normali cetriolini sott'aceto. Il tutto irrorato da abbondante salsa tarator, di cui vi lascio la ricetta qui sotto. Una volta composto il vostro panino, arrotolate il pane come un involtino e...BUON APPETITO!!!

SALSA TARATOR:
salsa tahina - sempre nei negozi etnici
limone
aglio
sale
acqua

In un mortaio pestate un piccolo spicchio d'aglio con del sale fino a ottenere una crema. Mettetelo in un contenitore e aggiungetevi 5-6 cucchiai di salsa tahina. Mescolando aggiungete il succo di mezzo limone (abbondate leggermente). A questo punto, non so per quale reazione chimica, il composto si indurisce; voi continuate a mescolare e aggiungete lentamente acqua fino a ottenere una salsa liquida. In alternativa potreste frullare il tutto con un mixer a immersione. Se preferite potete fare questa salsa anche senza aglio, ma mio papà dice che è più buona, e se lo dice lui meglio fidarsi.

Essendo completamente vegetale, il Falafel è adatto ai vegetariani e ai vegani, oppure ai venerdì di Quaresima, come nel mio caso...
E' un tripudio di sapori e di colori, ma grazie alle verdure l'effetto è molto fresco, a dispetto della frittura. Sporcatevi le mani e la bocca e godete di questo piccolo peccato di gola. E se vi ho incuriosite e decidete di provare a preparare il Falafel, poi raccontatemi le impressioni...sono curiosa! La nostra cena è stata accompagnata da mugugni di apprezzamento, il Grinch era particolarmente felice. I bambini non hanno ancora avuto il coraggio di provarlo. Meglio, molto meglio. Per noi.



martedì 24 marzo 2015

Quaderno studio: we R family

A volte sembra che il tempo non passi mai. Ci sono ore in cui ti metteresti le mani nei capelli, sperando che l'ora della nanna arrivi veloce e che tu possa finalmente riprendere possesso della tua vita. Poi, un giorno, ti guardi indietro e non ti capaciti di come quelle ore siano volate veloci. Con i figli è così, il giorno prima hai tra le braccia un esserino urlante che guardi con un misto di disperazione e stupore, il giorno dopo sono belli, forti e indipendenti e hanno imboccato la loro strada.

 
Una collega mi ha chiesto un quaderno per la sua "bambina", che da qualche mese frequenta l'università in un'altra città. Voleva farle un regalo in occasione di una visita di famiglia nella nuova città. Non conoscendo la destinataria ho chiesto qualche indicazione sui gusti e sulle esigenze di questa giovane donna. Ne è nato un quaderno in formato A4, dai colori essenziali e minimalisti, a cui ho voluto dare un tocco di dolcezza. Trovo molto tenera l'idea di portare un regalino a chi da poco sta lontano da casa e magari si trova per la prima volta a vedersela con l'organizzazione di una casa e degli spazi comuni, oltre che degli studi. Per questo motivo ho pensato si trasferire un po' di "casa" anche nel quaderno e la soluzione più facile mi è sembrata quella di incorporare una foto di famiglia nella copertina, inserendola in una cornice bianca tipo Polaroid. A completamento del quadretto famigliare (in senso letterale) la scritta FAMILY, tagliata in gomma crepla verde con la fustella Life Family Love di Simon Says Stamp.

 
Per le pagine interne ho optato per un mix di bianco e colori pastello, che non infastidissero nella scrittura o rilettura. Su richiesta della "committente" ho inserito per la maggior parte pagine a righe, ma anche una piccola sezione di pagine a quadretti e alcune pagine di note, pretagliate per agevolare lo strappo. In rete si trovano moltissimi file gratuiti per la stampa delle pagine; io ho utilizzato quelli di PrintablePaper, con impostazione e margini anglosassoni. Per i divisori ho usato del cartoncino grigio melange, su cui ho stampato alcune frasi o citazioni.

 
Su alcune pagine ho poi stampato con inchiostro nero dei fiori stilizzati, utilizzando il set Wildflower Garden di Hero Arts e Touch of Whimsy di Penny Black. Ho completato il quaderno con un elastico di chiusura nero, fissato al fondo con degli eyelets. Devo dire che l'operazione non è stata semplicissima perchè l'elastico è un po' troppo spesso e lo spessore impedisce la corretta chiusura dell'eyelet, la prossima volta meglio un elastico più sottile.
 
 
Per accompagnare il regalo ho preparato una card quadrata con angoli stondati, usando lo stesso cartoncino grigio dei divisori. E' una card davvero banale, realizzata con la fustella Hello di Lawn Fawn. Le bandierine del banner invece sono realizzate con del Washi Tape con fantasia chevron, che dona un tocco di allegria.

Sono stata molto onorata di aver realizzato questo regalo, sono entrata in punta di piedi in una vita che non conosco...è proprio emozionante...la sensazione che una parte del tuo lavoro viaggi e stia tra mani sconosciute. Speriamo sia di buon auspicio per la giovane studentessa!

giovedì 19 marzo 2015

I love DAD

 
L'altra sera nel bel mezzo della cena...

Killer: "Papà?"
Grinch: "Dimmi. Cosa c'è?"
Killer: "Mi prendi?"
Grinch: "Perchè, cosa vuoi?"
Killer: "Ti devo adorare..."


mercoledì 11 marzo 2015

Quaderno in viola e oro


Le amicizie possono avere molte forme. Diverse a seconda delle persone che le compongono.
Alcune sono più presenti nelle nostre vite, altre meno, ma non per questo sono meno importanti.
Ci sono persone che ci hanno accompagnato solo in una piccola parte del nostro viaggio, ma hanno avuto un ruolo unico, ci hanno fatto da guida.
Immaginatevi una timida venticinquenne che mette per la prima volta piede in quello che è il suo primo vero lavoro. Immaginatevi un ufficio, un corridoio, tre piani di nuovi colleghi, un mondo tutto da scoprire. Terrore puro. A chi dai del tu? Chi ti rivede i documenti? Dove sono le salette caffé? Insomma milioni di domande, da quelle più sensate a quelle più stupide.

La timida venticinquenne ero io. L'altra invece una persona dotata di grande pazienza, oltre che di strordinaria competenza e invidiabile equilibrio. Una persona che ti prende per mano e che cerchi di tenerti stretta, perchè dietro quella riservatezza non trovi mai la distanza, ma la semplicità dei sentimenti sinceri.

Da qualche tempo a questa parte ho deciso di impegnarmi a dimostrare il mio affetto, a non accontentarmi di averci pensato. Di ricordarmi le cose importanti e di far sapere alle persone che sono e rimangono nei miei pensieri, anche se non ci si vede spesso o se la vita ci ha fatto prendere strade diverse.


Questo quaderno è nato proprio per questa amica, per portarle i miei auguri per un felice compleanno.
Per la copertina ho sovrapposto tre strati di cartoncino: viola-rosa-viola; ho usato un inchiostro dorato per timbrare il Large Lotus Backgound di Hero Arts sul cartoncino viola, in cui ho poi tagliato un cerchio che facesse risaltare il fondo rosa. Ho poi applicato una piccola farfalla doppia, timbrata con lo stesso motivo.
L'interno è realizzato con gli stessi colori di quello preparato per il blog candy, ma questa volta ho deciso di decorare le pagine con il set di timbri Antique Engravings - Butterflies di Hero Arts. I divisori sono in cartoncino rosa. Il tutto accompagnato da una mini card coordinata.


Ancora una volta è stata mia complice la Cinch, che mi da grandi soddisfazioni. Questa volta ho deciso di rilegare il quaderno con apertura verticale, con una spirale un po' più corta, centrata. Uno dei vantaggi della Cinch è che ti permette di "disattivare" alcuni foratori, per personalizzare le spirali.

Il regalo è piaciuto, anche se a volte, credo, la cosa più bella è sapere che da qualche parte c'è qualcuno che ti pensa.

mercoledì 4 marzo 2015

Mamma Mia!

Vi prego, vi prego, vi prego:
ditemi che anche voi ieri sera avete visto Mamma Mia! mentre raccoglievate i piatti della cena e riordinavate la cucina.

E ditemi soprattutto che anche voi stamattina cantavate Dancing Queen a squarcia gola in macchina, improvvisando un improbabile balletto tra gli sguardi perplessi degli altri automobilisti.

E per un attimo, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, in quell'attimo di solitudine, non avete avuto un fremito? Un pensiero, breve ma intenso, un desiderio, di cambiare strada, treno, direzione. Partire subito per un'isola sperduta della Grecia in attesa che un ex James Bond arrivi a passare il resto della vita a cantare con voi in salopette fra tramonti e natura incontaminata?

martedì 3 marzo 2015

Card semplice per una nascita

Vi avevo già raccontato delle mie spese folli sul sito di Sizzix. Tra le cose che ho acquistato ci sono alcune fustelle che servono per realizzare le card flip-flop o flip-it, ovvero quelle card che hanno una parte che ruota durante l'apertura. Il meccanismo è abbastanza semplice e volendo è realizzabile anche con fustelle tradizionali, che permettano di tagliare la sagoma che ruota. Basta avere una buona dose di pazienza e di precisione. Ne è un esempio la card di questo post. Dopo averla fatta ho pensato alle diverse possibilità che avevo per migliorare, ma poi la Sizzix è venuta in mio soccorso scontando moltissime fustelle che con una sola passata tagliano la card, la sagoma e tracciano le linee di piega. Potevo lasciare i miei soldi a tintinnare nel portafoglio? Dovevo forse continuare a prendere decine di misure e fare mille passaggi diversi quando con un solo colpo di Big Shot potevo arrivare al risultato finale? Lo so, vi siete già risposte da sole. Ho fatto man bassa di diverse forme e dimensioni, con buona pace del Grinch che vedeva arrivare strani scatoloni di dimensioni inquietanti.
 
 
Grazie a questi oculatissimi investimenti ho realizzato questa card in poco meno di mezz'ora. Volendo, serve anche meno, basta sapere dove tenete le vostre cose, le carte, gli inchiostri, i timbri...
La struttura di base è ottenuta con la fustella Ornate Flip-its. La carta è del blocco Stocking Fillers di First Edition, con lo stesso motivo sui due lati, con colori diversi. Le carte con le stampe fronte e retro sono perfette per questo tipo di card. La parte interna è ottenuta con la fustella Circle & Labels Stitched, sempre di Sizzix. A completare il tutto un piccolo banner con gli auguri.
Era destinata a una piccola principessina che speriamo di conoscere presto di persona.