Ho inizito a fare questi brownies subito dopo Pasqua. Quest'anno eravamo stati chiari: niente uova per i bambini, ma piuttosto un regalo utile. Ne avevamo concesso giusto uno a testa, per il Killer e per la PSP. Non so come ci siamo ritrovati con 6 uova e numerosi altri amichetti al cioccolato, tra gallinelle e coniglietti. Forse dovremmo frequantare un corso di comunicazione efficace, o forse solo rinunciare all'illusione che i nonni possano riacquistare con il tempo un briciolo di quel buon senso perso per sempre davanti alla nursery dell'ospedale, quando hanno incrociato il primo sguardo con il neonato nipotino.
Fatto sta che i brownies non li avevo mai fatti, ma avevo chiaramente in mente quell'aspetto cioccolatoso che lasciava ben sperare su un veloce consumo di materia prima. Cercando in rete ho trovato la ricetta di Laurel Evans, dal suo blog 'Un'americana in cucina', che avevo già bazzicato per altre ricette. Se ci aggiungete che dovevo proprio mettere alla prova la mia nuova planetaria, la scelta è stata quasi obbligata.
Nella ricetta originale ci sono cioccolato al latte e fleur de sel. Sul cioccolato al latte sono stata un po' elastica, nel senso che il cioccolato delle uova era un mix dai sapori più o meno piacevoli, ma con le uova è così: quello che conta è la sorpresa e spesso il cioccolato non è di ottima qualità. Ho omesso invece il fleur de sel perchè i bambini sono sempre scettici su ciò che non conoscono e il Grinch non ama il sale nelle ricette dolci. Ovviamente io lo adoro, ça va sans dire.
Per non parlare del Killer, lui, che non mangia quasi mai dolci e torte, non solo ha assaggiato i brownies, ma mi chiede di prepararli ancora. Li chiama "quelli con il cioccolato, morbidi". E infatti erano morbidi e profumati, con una consistenza "chewy". In cima si forma una leggera crosticina, mentre nella parte inferiore l'impasto è più denso, a formare quasi una parte cremosa. Vi consiglio di provarli. Unico difetto è che durano davvero troppo poco.
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